Il voto elettronico è una pessima idea

Il voto elettronico è afflitto da rischi di sicurezza ineliminabili e ingiustificati dai vantaggi reali. Il solo sospetto di frode elettorale mina di per sé lo stato di salute della democrazia, essendo basata sulla fiducia

Le elezioni americane del 2016, e la relativa diatriba sui brogli elettorali hanno riacceso il dibattito sul voto elettronico (“e-voting”). Nonostante può sembrare (e probabilmente è) vantaggioso in termini di efficienza, esso è, tuttavia, pragmaticamente, una pessima idea.

La ragione primaria riguarda la fiducia: per una democrazia funzionale è di vitale importanza la fiducia nei cittadini. Il mero seme del dubbio, anche ingiustificato, è problematico e ne indebolisce le fondamenta.

Il secondo motivo risiede nei rischi intrinseci del voto elettronico. Il voto fisico ha una tradizione secolare e ogni possibile metodo di frode è ormai noto. Questo non esclude i brogli, ma è tuttavia difficile organizzarli su una scala sufficiente a sovvertire il risultato elettorale.

Nel caso dell’e-voting il controllo richiede invece competenze specialistiche. Non è quindi più frazionato fra una miriade di scrutatori, ma è centralizzato nelle mani di chi deve certificare i macchinari (il fatto che il software sia open source non aiuta: non vi è garanzia di cosa viene effettivamente installato sulle macchine, su come vengono trasmessi i voti o sui server centrali deputati al conteggio). È quindi fondamentalmente impossibile garantire che un sistema di voto elettronico sia assolutamente sicuro. Ed essendo la posta in gioco altissima, vi è un conseguente rischio d’ingenti investimenti per corrompere od organizzare attacchi informatici.

Bisogna diffidare dai paroloni: proposte basate sulle Blockchain soffrono dei medesimi problemi e anche soluzioni avanzate, come l’algoritmo ThreeBallot, o metodi basati sulla crittografia omomorfica, si sono dimostrati vulnerabili.

La democrazia è la miglior forma di governo che conosciamo e questo giustifica i costi del voto cartaceo. I’e-voting potrebbe tuttavia trovare utilità in elezioni di limitata importanza.

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