La persistenza delle leggi
La legge elettorale americana può sembrare anacronistica, col suo meccanismo dei Grandi Elettori, reminiscente del Sacro Romano Impero. Ă un meccanismo fortemente contestato, dove spesso vince chi prende meno votiLa California, per esempio, ha 55 grandi elettori, mentre il Wyoming ne ha 3, anche se la popolazione della California è circa 68 volte quella del Wyoming. Inoltre, ciascun Stato federale esprime due senatori, indipendentemente dalla sua popolazione. Quindi, un senatore californiano, con alle spalle 40 milioni di cittadini, conta âunoâ, esattamente come quello del Wyoming, che ne ha alle spalle 68 volte meno..
Tuttavia, ha un vantaggio fondamentale: non è mai cambiata dal 1788 e ha garantito un processo elettorale coerente sin dal principio. In Italia, al contrario, i continui litigi riguardo la legge elettoriale distolgono lâattenzione dai problemi reali del Paese, e neppure nessuna delle sue incarnazioni ha mai prodotto un miglioramento della stabilitĂ politica.
La persistenza delle leggi rappresenta un valore in sĂŠ, poichĂŠ su di esse si basano abitudini, pianificazioni, investimenti. Il cambiamento è tendenzialmente doloroso e, in questo senso, il conservatorismo, inteso come resistenza al cambiamento, è unâattitudine intrinsecamente positiva mentre il progressismo è, al contrario, per sua natura problematico.
Questo non significa che leggi sbagliate non vadano emendate o che il cambiamento non sia a volte inevitabile. Come accade in molti ambiti, lâatteggiamento giusto è sempre quello bilanciato.
Il Codice di Hammurabi può apparire crudele alla nostra sensibilità e al nostro senso di giustizia, ma rappresentò un passo avanti. Leggi reificate, incise in un blocco di pietra, sono al riparo dalla volatilità della tradizione orale.
Un sistema legale stabile promuove la fiducia dei cittadini nel tessuto sociale e democratico e costituisce solide fondamenta su cui costruire lo Stato di Diritto. Insieme alla divisione dei poteri, è la migliore alternativa sia alla tirannia del Leviatano che alla dittatura di una volubile maggioranza.