Il COVID-19 ha ucciso lo sviluppo Agile
La Pandemia ha radicalmente e improvvisamente cambiato il mondo del lavoro dell’IT. Se in precedenza lo smart working rappresentava un’eccezione, ora il full remote costituisce la normalità per buona parte delle aziende del settore. E questo fenomeno sembra destinato a durare.
Questa novità , ha però conseguenze sulle società tecnologiche che hanno strutturato i propri processi secondo la metodologia Agile, dove, al fine di ottenere cicli di sviluppo più veloci, viene esaltata la collaborazione vis-à -vis contro le routine burocratiche.
«Individuals and interactions over processes and tools.»
Chiaramente, l’affiatamento del team, così come è stato concepito dal Manifesto, non è possibile lavorando da casa. Strumenti di comunicazione a distanza quali email, chat, videoconferenze non sono un valido sostituto per la comunicazione diretta. Soprattutto, nella nostra società , già profondamente sconnessa, dove sempre più individui vivono un profondo senso di separazione, di isolamento e di mancanza di rapporti umani soddisfacenti.
La minor fiducia reciproca e l’eliminazione delle conversazioni spontanee ha trasformato la collaborazione in un processo rigido e formale (e, di conseguenza, lento). Questo ha portato a un aumento del tempo speso nei meeting[1], a discapito della produttività . Per via della dimensione del fenomeno, è stata anche coniata l’espressione “Zoom fatigue”.
Ad essere impattati sono principalmente gli ambiti più competitivi, in quanto l’isolamento riduce l’intelligenza collettiva, che è sinergia di competenze e di esperienze.
«Le comunità virtuali non costruiscono nulla. Non ti resta niente in mano. Gli uomini sono animali fatti per danzare. Quant'è bello alzarsi, uscire di casa e fare qualcosa.»
A ogni cambiamento segue generalmente una risposta. E anche il Manifesto Agile, per quanto recente, potrebbe essere già giunto al capolinea. Ma è difficile oggi prevedere quali direzioni seguirà l’evoluzione. Alcuni scenari possibili:
- Il ritorno in ufficio. Questo periodo di bengodi ha determinato un significativo potere contrattuale per i lavoratori del settore tecnologico. Un futuro (o presente) periodo piĂą difficile spingerebbe le aziende verso la ricerca della produttivitĂ con potenziali retrocessioni riguardo al lavoro da casa.
- Le due aziende. Al fine di contenere i costi della comunicazione interna, le societĂ potrebbero virtualmente suddividersi in un core, tendenzialmente in presenza, dove avvengono le conversazioni a maggior valore aggiunto, e in una perifery costituita dai compiti ben definiti e tendenzialmente esternalizzabili (in effetti, per questo tipo di lavori, la modalitĂ remote non comporta cali di produttivitĂ ).
In ogni caso, nell’attuale incertezza, è importante mantenere una mentalità flessibile ed essere pronti a rimettere in discussione un approccio allo sviluppo che forse credevamo essere ormai definitivo.
Riferimenti
- Remote working is actually increasing the amount of time we spend in meetings [URL] [URL consultato il 12 novembre 2022]